Vediamo quando e come viene somministrato il vaccino per il rotavirus e perché viene raccomandato.
Il vaccino per il rotavirus è indicato per la protezione da diversi ceppi di rotavirus. Il virus è responsabile di una forma di gastroenterite che colpisce soprattutto in età pediatrica, manifestandosi in genere entro i 5 anni di vita. La patologia è causato proprio da una tossina prodotta dal virus che va a ostacolare l’assorbimento di acqua a livello dell’intestino provocando diarrea. Il rotavirus tende a diffondersi soprattutto nella stagione invernale e l’unico metodo per prevenirlo, insieme alle norme igieniche comuni, è proprio il vaccino. Vediamo quando viene somministrato e come.
Vaccino rotavirus nei neonati
La vaccinazione per il rotavirus nei neonati rientra tra i vaccini raccomandati del calendario vaccinale italiano. Il vaccino viene somministrato in tre dosi (o due in base al tipo di vaccino), la prima viene in genere somministrata tra le 6 e le 12 settimane. Si prosegue con la seconda dose entro le 24 settimane e per finire la terza entro le 32 settimane. Entrambi i tipi di vaccino vengono somministrati per via orale. I vaccini sono efficaci per prevenire le infezioni da rotavirus, ovvero la principale causa di diarrea e gastroenterite in neonati e bambini.
L’infezione da rotavirus si manifesta con diarrea, ma anche vomito, dolori addominali e febbre. Una delle conseguenze più pericolose di quest’infezione è la disidratazione nei bambini più piccoli. Il virus può colpire anche adolescenti e adulti, ma si manifesta in forma più lieve e in alcuni casi anche in completa assenza di sintomi. Grazie all’introduzione della vaccinazione per il rotavirus per i nuovi nati dal 2018, è aumentata la copertura vaccinale.
Vaccino rotavirus neonati: effetti collaterali
La maggior parte dei bambini non presenta effetti dopo il vaccino per il rotavirus. In alcune occasioni si possono manifestare diarrea, vomito, irritabilità , mancanza di appetito o febbre. Queste manifestazioni sono lievi e si risolvono in pochi giorni. Come sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità la vaccinazione è più sicura che contrarre la malattia e per questo rientra tra i vaccini raccomandati per i nuovi nati.